Un percorso articolato che parte dal rinnovamento del logo ha permesso di mettere in luce una nuova identità della donna Please. Il nuovo stile comunicativo è forte e capace di catturare una voce e trasformarla in una nuova identità.
Lo stile del marchio acquisisce visibilità grazie a campagne pubblicitarie, cataloghi, video, contenuti social e i prodotti Please cominciano a raccontare una storia inedita e unica. Il concetto di forza femminile è rafforzato da un payoff che esprime libertà: wilful, true and proud. Tre aggettivi che caratterizzano il target delle loro clienti ideali.
Le immagini sono strutturate seguendo un’unica linea guida che presenta tre piani fotografici. Dinamicità, movimento e novità accompagnano la donna Please negli scatti.
L’interazione delle modelle con elementi e personaggi della città rendono la campagna più vera, autentica e più in linea con la nuova donna forte e piena di vita descritta dal marchio. Un elemento nuovo è rappresentato dall’inserimento di persone comuni, estranei che interagiscono con le modelle che incarnano il payoff del marchio. A distinguerli dalle modelle è la censura sugli occhi che vuole riprendere la barra sul nuovo logo Please. Questo elemento rappresenta il nuovo modo di descrivere il brand, uno stacco con il passato e un passo verso la nuova identità, la nuova immagine.
Il nostro lavoro ci ha visti attivi nella produzione, nel casting e la scelta delle location e delle modelle sono state fatte in modo da creare un fil rouge con i tre aggettivi presenti nel payoff.
Parallelamente alla campagna abbiamo creato un editoriale della stessa collezione FW 2019 di cui abbiamo curato la direzione creativa e la produzione, sia foto che video. Ambientato anch’esso a Londra, ha il focus sulla ricerca, di un luogo o di un punto di riferimento.
Il viaggio che inizia come un’esplorazione della città, continua dentro di sé. Le modelle sembrano infatti vagare alla scoperta di qualcosa: si guardano intorno e si lasciando a tratti andare in movimenti liberatori, mettendo in scena una danza che sa di evoluzione ed indipendenza. L’ispirazione per questo progetto introspettivo nasce da una reinterpretazione del pensiero di Chuck Palahniuk secondo il quale due persone vagano alla ricerca del sé, e quando si incontrano riconoscono di essere la stessa persona, due sfaccettature della stessa personalità.